lunedì 8 ottobre 2007


È incredibile come gli esseri umani accumulino le cose.

Stipate dovunque e lasciate stanche e sole dentro buste di plastica annerite dalla polvere, nella speranza che l’oblio sopraggiunga ad eliminarne la loro fisicità.

Ci abituiamo ad avere scarti di momenti trascorsi, stipati negli angoli più bui della casa, chiudiamo tutto per bene e lo allontaniamo da noi, giorno per giorno, passiamo davanti a quei cumuli della nostra vita che non ci appartiene più e facciamo finta di nulla, per noi è tutto chiuso.

Quando vidi Magnolia per la prima volta, una frase mi restò impressa più di ogni altra: “possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude mai con noi.”

Quanto è vero, quanto è triste tutto ciò.

Questo fine settimana ho dovuto, mio malgrado, sistemare casa perché la nostra cara padrona di casa ha deciso di imbiancare la casa, era circa un anno che rompeva con questa storia, alla fine per sfinimento abbiamo ceduto.

Come ho già detto tempo fa, divido la casa con tre ragazze, non capisco perché, o forse faccio finta di non riuscirci, quando c’è da lavorare non mi ritrovo mai nessuno accanto.

Dovendo far spazio agli imbianchini ho riaperto quelle buste e quegli scatoli che si erano ammassati negli angoli della casa facendo cernita di ciò che doveva essere buttato via.

Molti ricordi sono venuti alla luce, quattro anni di vita, quattro anni di storie di amicizie e di rotture, la gente che ha vissuto con me ha deciso di andarsene per seguire i suoi sogni o per aver capito che non era più gradita.

Ho spostato la vecchia stufa a gas di Floriana lasciata in quell’angolo dell’ingresso in attesa che venisse a riprenderla, sono passati quattro anni, non penso che lo faccia più ormai. Se ne andò dopo un lite con la sua ragazza avvenuta a casa nostra che indispettì i miei coinquilini, ero stanco di difenderla l’ho lasciata andar via e ho deciso di non vederla più l’amicizia per me era finita, non sono bravo a dare spiegazione i fatti valgono più di mille parole.

Ho messo via per sempre i cappellini da adolescente di F, ragazza della risata cristallina e solare, dalla lingua spigliata e dall’animo giocoso, tutta la convivenza con noi è stato un gioco, adesso che ci penso. Non so bene dove sia ne come stia, ha intrapreso la carriera militare, a ciascuno i suoi sogni.

Ho trovato le cianfrusaglie della ragazza Vacca, essere odioso e maleducato. Adesso è a Roma, è strano come gli arroganti e gli ignoranti alla fine si ritrovano tutti nella capitale. Spero stia bene, anche se ne dubito che possa accadere per chi odia la vita come lei ma soprattutto, spero, che le nostre strade non si incrocino mai più.

Ho buttato la piastra dal manico rotto,irreparabilmente graffiata ed inservibile del Tizio. Anche della sua amicizia e della sua presenza invadente ho deciso di non servimene. Lui per un po’ ha continuato a sputare veleno su di me e le mie coinquiline, noi lo abbiamo ignorato come si meritano gli scrocconi, i bugiardi, i meschini e gli ipocriti; e per questo il suo demone egotico non ci potrà mai perdonare.

Mettendo tutto nei sacchi neri molte cose sono tornate alla mente, bei momenti passati insieme le feste, le rida, gli scherzi. Abbiamo parlato, ci siamo scambiati le nostre paure e i nostri sogni, per qualche tempo le nostre vite si sono incrociate, poi la rottura è stata insanabile e liberatoria. Ciascuno di noi ha trovato il suo equilibrio o almeno per me è stato così.

Spesso ho cercato di darmi una spiegazione sul perché le amicizie finiscono, dopo anni e dopo varie esperienze, ho capito che in realtà le amicizie spesso non cominciano neppure, è la convivenza forzata e il dover dividere degli spazi in comune che ti fa illudere che ciò avvenga, inutile pensarci basta mettere tutto in un sacco nero da buttar via.

Adesso a casa mia c’è più spazio, il passato ritornerà a rendermi malinconico e a rabbuiarmi, ma adesso so che basta avere un po’ di pazienza e un tubo di sacchi neri da 0,49 centesimi per affrontare e sconfiggere le tigri del passato.


Stamattina per la prima volta dopo mesi, ho sentito il vento farsi pungente sulla pelle.

Sta arrivando il tempo dei maglioni di cotone avvolgenti e più caldi,dei cieli lattiginosi e del sole luminoso ma tiepido.

Il vento è cambiato e come ogni volta porterà con se qualcosa di nuovo.

Buon giorno Blog!

Light&Dark

1 commento:

Anonimo ha detto...

che descrizione viva, mi sono immaginato le situazioni.

dirtysilver